GiPS Tech e il fondo, storia di una truffa

Un finto fondo arabo ha contattato uno spinoff dell’Università della Calabria, Gips Tech. Hanno provato a estorcere 24 mila euro, e la storia finita è su Striscia la notizia.

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Una storia che parte dal Bahrein, passa da Cosenza e Milano finendo ad Amsterdam passando attraverso una trasmissione televisiva. No, non è una storia noir (anche se i criminali, in questo caso, ci sono), ma la storia di una tentata truffa ai danni di una startup. Proprio per questo è ancora più importante raccontarvela: per evitare che succeda ad altri e per conoscere altre storie simili. I protagonisti sono i ragazzi di GiPS Tech, la startup calabrese che si occupa di geo localizzazione indoor di precisione, e un fondo arabo. Ma andiamo con ordine.

GiPS Tech è alla ricerca di fondi: il lavoro sulla tecnologia prosegue bene, il team aprirà nel nuovo anno una sede negli Stati Uniti e sta completando un round d’investimento per i prossimi mesi. La voce nell’ambiente gira, è risaputo, e non pare strano a Gaetano D’Aquila, CEO della startup, ricevere una mail da un fondo arabo con richieste d’informazioni sulla propria attività.

L’articolo completo di Francesco Rende su Startupitalia.

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